Firmata l’Ipotesi di rinnovo del CCNL Settore Elettrico
CCNL Settore Elettrico: siglata l’Ipotesi d’Accordo.
Dopo sei mesi di trattative, le aziende e i sindacati raggiungono una ipotesi di intesa. Aumenti di 124 euro nel triennio. Ora dovrà arrivare il via libera dalle assemblee.
Queste le parole di Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec:
“Un buon contratto che sara’ apprezzato dai lavoratori per lo spessore normativo, a partire dall’ampliamento del perimetro contrattuale,attrattivo ed inclusivo per nuove aziende operanti nel settore come quelle delle energie rinnovabili. Ma si tratta di un accordo che ben risponde dal punto di vista economico ai circa 53mila addetti del settore interessato”.Cosi’ Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec nazionale, ha commentato il rinnovo del contratto nazionale del settore elettrico caratterizzato da un aumento economico complessivo di 124 euro a regime nel triennio 2019-2021. “L”epilogo positivo che abbiamo raggiunto nelle prime ore del mattino di oggi- ha ribadito Pirani- dimostra l’importanza dell’azione contrattuale a sostegno della crescita industriale del Paese. Il rinnovo del CCNL elettrico garantisce il presente ed assicura il futuro di un pezzo importante di chi lavora in ambito energetico in Italia. Un risultato che garantisce esigibilità e gradualità a tutte le parti contraenti”. (Fonte sito UILTEC Nazionale Ufficio Stampa UILTEC)
Il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore elettrico interessa 50 mila lavoratori. L’ipotesi di intesa prevede 124 euro di aumento complessivo (TEC) nel triennio 2019-2021, di cui 104 euro sui minimi contrattuali (Tem), 15 euro sul premio di produttività e 5 euro sul “welfare contrattuale”.
L’aumento medio sui minimi di 104 euro, non sarà soggetto agli scostamenti negativi dell’inflazione, è verrà distribuito in tre tranche:
39 euro dal 1° novembre 2019;
35 euro dal 1° settembre 2020;
30 euro dal 1° giugno 2021.
Dal 1° novembre 2019 è prevista anche un’una tantum di 100 euro.
Per quanto riguarda la produttività l’aumento sarà di 15 euro a partire da gennaio 2020.
Al termine della vigenza contrattuale l’elemento di compensazione economica riferita agli scostamenti inflattivi, se negativi, interesserà solo la parte legata alla produttività, se positivi, confluirà, pro quota, nei minimi.
Per quanto riguarda invece il welfare contrattuale sono previsti 5 euro nel fondo complementare.
Inoltre, per i nuovi assunti, ci sarà la possibilità di destinare volontariamente il valore complessivo degli scatti di anzianità, maggiorato del 20 per cento, al fondo previdenziale complementare.
Il tema delle relazioni industriali, viene sviluppato,nell’ambito dell’osservatorio di settore, in tre nuove sezioni:
quello della transizione energetica;
quello della prevista applicazione dell’art. 177 del Codice appalti;
quello sulla questione riguardante le concessioni idroelettriche.
In riferimento al tema della transizione energetica, è stata confermata la cabina di regia per la salvaguardia occupazionale di settore.
Sulle delicate questioni degli appalti e della salute e sicurezza sono due gli interventi:
per gli appalti si farà applicare all’appaltatore il ccnl merceologico di riferimento sottoscritto dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, evitando così l’applicazione dei “contratti pirata”;
sul tema della salute e sicurezza invece, nei siti “complessi” sarà promossa la funzione di coordinamento delle aziende appaltanti e delle organizzazioni sindacali nei confronti dei lavoratori delle imprese.
Per quanto riguarda la formazione verranno garantite non meno di 28 ore per ogni addetto nell’arco del triennio a carico delle imprese. Si sancisce così il principio di diritto alla formazione continua individuale.
Nell’ambito dei diritti sociali ci sono diverse novità:
possibilità dell’utilizzo a ore per i congedi parentali;
lestensione dei permessi non retribuiti per malattia dei figli e per la tutela volontaria dei minori stranieri non accompagnati;
definizione di una normativa contrattuale estensiva per il diritto allo studio attraverso il riconoscimento di permessi retribuiti;
l’adozione, a livello di ogni singola azienda, di misure concordate per migliorare il sostegno della genitorialità, la flessibilità dell’orario e l’introduzione delle ferie solidali.
Importante, in quest’accordo, è il rafforzamento normativo della tutela delle donne vittime di violenza di genere, avuto sia in ambito lavorativo che in quello privato, attraverso l’attivazione di misure come l’ampliamento del periodo massimo di congedo, l’attribuzione di ferie solidali, l’anticipo di tfr e dei fondi integrativi fino al riconoscimento di orari flessibili, part-time e telelavoro.
E’ bene ricordare che l’intesa in questione e’ stata siglata per la parte sindacale dalle segreterie generali di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil; per la parte datoriale,invece, le firme sono state apposte dai vertici di Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera, Enel, Gse, Sogin, Terna.
Nei prossimi giorni, i lavoratori saranno chiamati nelle assemblee per esprimere il loro giudizio su quest’intesa.