730: il coronavirus riscrive le scadenze. Quest’anno la dichiarazione dei redditi slitta al 30 settembre. La consegna e trasmissione della Certificazione Unica al 31 marzo. Nessun ritardo, però, sull’erogazione dei rimborsi in busta paga.

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Il Decreto legge 9/2020 sposta in avanti i termini del 730.

Un intervento, questo, che non riguarda solo le “zone rosse” ma tutta Italia.

Ad accompagnare questa novità, c’è poi la proroga dei termini per la consegna e trasmissione delle Certificazioni Uniche, che quest’anno avverranno entro il 31 marzo.

Il provvedimento va incontro alle difficoltà di imprese e professionisti, che avranno più tempo per comunicare all’agenzia delle Entrate i dati necessari alla predisposizione del 730.

Quindi, per il 730 arriva uno slittamento e si potrà trasmettere entro il 30 settembre.

Nessun ritardo, invece, sull’erogazione dei rimborsi in busta paga.

Infatti il rimborso arriverà nella prima retribuzione utile e comunque nel mese successivo alla liquidazione del modello.

In altri termini chi presenterà il 730 a maggio si vedrà effettuare il conguaglio nella retribuzione di giugno o, al più tardi, di luglio.

L’effetto domino spinge più avanti anche la data da cui il Fisco metterà a disposizione dei contribuenti la dichiarazione dei redditi precompilata, quest’anno sarà disponibile dal 5 maggio.

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