Genitori 18-64 anni con figli minori di 15 anni che hanno apportato modifiche al lavoro attuale per facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia
Avere un figlio cambia molto di più la vita professionale di una donna rispetto a quella di un uomo
Tasso di inattività dei 25-54enni per titolo di studio, genere, presenza figli e età del figlio più piccolo, 2018
Una donna su dieci con almeno un figlio non ha mai lavorato, per dedicarsi completamente alla cura dei figli, la media europea è del 3,7%. Al sud ha fatto questa scelta una donna su cinque con almeno un figlio dichiara di non aver mai lavorato per potersene prendere cura.
Lo raccontano dati Istat pubblicati in questi giorni, relativi alla difficoltà di conciliazione di lavoro e vita personale di 63 mila famiglie e di circa 80 mila persone tra 18 e 64 anni residenti in 1.264 comuni distribuiti in tutte le province italiane.
Donne di 18-64 anni con figli mai occupate, per motivazione
Avere un figlio cambia molto di più la vita professionale di una donna rispetto a quella di un uomo. Il tasso di occupazione dei padri dai 25 ai 54 anni, classe di età in cui è più alta la presenza in famiglia di figli con meno di 15 anni, è dell’89,3% mentre per gli uomini senza figli coabitanti è pari all’83,6%. Il tasso occupazionale delle mamme che lavorano è invece molto maggiore (seppur del 15% inferiore a quello maschile) delle donne senza figli: il 57% contro il 72%. Se i bambini sono in età pre scolare i tassi di occupazione femminili sono ancora più bassi: 53% per le donne con figli di 0-2 anni e 55,7% per quelle con figli di 3-5 anni. Nel frattempo la quota di chi resta fuori dal mercato del lavoro è più bassa per i padri rispetto agli uomini senza figli (il tasso di inattività è rispettivamente 5,3% e 9,1%) e più alta invece per le madri (35,7% contro 20,3%).
Occupati di 18-64 anni con figli minori di 15 anni che hanno difficoltà di conciliazione tra lavoro e famiglia, 2018