Coronavirus cosa fare fino al 3 Aprile. Spostamenti e autocertificazione ecco come funziona. #fermiamoloinsieme
Da oggi con il Dpcm 9 marzo 2020 il governo, al fine di contenere l’emergenza Coronavirus, ha esteso a tutte le Regioni d’Italia le misure già attuate in Lombardia e in altre 14 province.
In tutta Italia da oggi c’è il divieto di spostamento salvo per comprovati motivi:
- motivi di lavoro;
- gravi esigenze familiari;
- motivi di salute
Le limitazioni riguardano le persone e non le merci.
Per poter autocertificare la ragionevolezza del proprio spostamento occorre dotarsi di un modulo da esibire al momento del controllo che può essere compilato anche seduta stante.
MODULO AUTOCERTIFICAZIONE_SPOSTAMENTI-LAVORO- SALUTE-NECESSITA’-RIENTRO AL PROPRIO DOMICILIO
Resta comunque il divieto assoluto a spostarsi, senza eccezioni, per le persone sottoposte a quarantena o positive al coronavirus.
Quanto autodichiarato potrà essere oggetto di verifica anche con successivi controlli.
La sanzione per chi viola le limitazioni agli spostamenti è quella prevista dalla legge:
- in via generale si applica l’articolo 650 del Codice Penale, inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a 3 mesi o multa fino a 206 Euro;
- ipotesi più grave: quale quella prevista dall’articolo 452 del Codice Penale – delitti colposi contro la salute pubblica che persegue tutte le condotte idonee a produrre un percolo per la salute pubblica
E’ possibile andare a fare la spesa, nessun problema per gli approvvigionamenti dei supermercati che rimarranno aperti.
Stop invece per gli assembramenti, basta feste e raduni, vietati ovunque in tutti i luoghi pubblici sia all’aperto che al chiuso.
Sono chiuse le palestre, ma si può fare sport all’aria aperta rispettando la distanza di 1 metro. Chiuse le piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali e ricreativi.
Chiusi tutti gli impianti da sci, fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici.
Bar e ristoranti possono aprire dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di 1 metro, pena la sospensione delle attività.
La regola della distanza vale per tutti i negozi che possono stare aperti ma se sono all’interno dei centri commerciali chiudono nei weekend. Nessun fermo per alimentari, farmacie e parafarmacie.
Le scuole di ogni ordine e grado, le università, restano chiuse fino al 3 aprile.
I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali.