Paolo Pirani ” Web diventi diritto universale”. Il Segretario Generale della UIltec intervenuto all’Esecutivo nazionale della Uil.
“Dobbiamo tener presente che il Web debba e possa diventare un diritto universale esigibile dai cittadini in questa fase di crisi economico-sanitaria.
Il nostro sindacato ha messo in questi giorni in contatto digitale tra loro più di duemila delegati sindacali, ma a breve diventeranno diecimila. Il settore manifatturiero, da quello tessile, alla gomma-plastica, fino al metalmeccanico, devono rinnovare i contratti nazionali e bisogna prepararsi anche ad una mobilitazione on-line”. Lo ha detto Paolo Pirani, Segretario generale della Uiltec che oggi pomeriggio è intervenuto in “conference-call” ai lavori dell’esecutivo nazionale della Uil, introdotti dalla relazione di Carmelo Barbagallo. “Soprattutto in ambito industriale – ha continuato Pirani- occorre che il sindacato avanzi proposte circostanziate su temi come la transizione energetica; sul potenziamento della filiera sanitaria, dalla farmaceutica alla medicina generale sul territorio; sull’organizzazione del lavoro, soprattutto in presenza del fenomeno dello smart-working che va tutelato al meglio; sulle fruibilità delle rete digitale. Come sindacato, in questa fase emergenziale abbiamo svolto un ruolo determinante rispetto alla produzione industriale: abbiamo chiesto la chiusura della fabbriche affinchè si affermassero le condizioni di sicurezza sul lavoro ed ora chiediamo i giusti investimenti per un rilancio del settore. Ma anche in ambito europeo ci siamo fatti sentire a favore di un Europa solidale e unita, contro ogni tentativo di smarcamento, come quello che è sembrato emergere nel caso della Germania. Anche dal punto di vista fiscale è condivisibile la scelta del documento del sindacato confederale relativa alla detassazione dei salari e alla rimodulazione dell’Iva; ma è altrettanto importante che nel confronto tra le parti sociali ed i singoli ministri ci sia un approfondimento a priori al nostro interno. Per quanto concerne questo governo ne riconosciamo diversi limiti, ma bisogna anche considerare che dopo di questo esecutivo si potrebbero determinare condizioni peggiori. In questo contesto occorre insistere per il “Patto per il Paese” che deve essere un’intesa sociale per uscire dalla recessione in cui stiamo entrando, una reazione analoga a quella che si realizzò nel 1993 col governo Ciampi per uscire dalla crisi debellando l’inflazione dilagante. In questa prospettiva si afferma il ruolo nazionale del sindacato”.
Ufficio Stampa Uiltec