UIL: Barbagallo lascia dopo 6 anni. Bombardieri sarà il suo successore: “Lavoro, lotta all’evasione, una nuova politica industriale”
Il segretario generale Carmelo Barbagallo lascia la guida del sindacato di via Lucullo, e propone all’esecutivo nazionale della UIL, come successore il suo braccio destro Pierpaolo Bombardieri.
Il prossimo passaggio formale sarà il voto da parte del Consiglio confederale nazionale, convocato per sabato 4 luglio.
Il cambio al vertice del sindacato, discusso dall’esecutivo nazionale, ha ottenuto il via libera all’unamità.
Nella prima conferenza stampa, il fututo leader della UIL, spiega: “bisogna partire dal lavoro, rinnovare i contratti“, anche “con la riduzione dell’orario a parità di trattamento economico e una redistribuzione della produttività”, e continua ribadendo, “la proposta di fare un patto per il Paese, in un lavoro comune tra governo e parti sociali”.
Rispondendo a Bonomi, dice, ” se insiste a spiegarci che è contro il contratto nazionale, che non è per il rinnovo dei contratti, gli risponderemo per le rime. Per noi i contratti nazionali sono assolutamente indispensabili“.
Partire dal lavoro, ma anche dalla “battaglia” all’evasione fiscale e un maggiore potere d’acquisto a lavoratori dipendenti e pensionati. Dagli investimenti e dalla politica industriale. Sono alcune delle linee programmatiche indicate da Bombardieri.
L’obiettivo è “diminuire le disuguaglianze sociali“, che questa emergenza “rischia di allargare”, ha detto Bombardieri. “Bisogna partire dal lavoro – ribadisce – rinnovare i contratti, dare posti stabili e dignitosi ai giovani, fare politiche industriali degne di questo nome e politiche ambientali, rilanciare il mezzogiorno, perché non possiamo permetterci un Paese che viaggia ancora a due velocità. Assumere la battaglia all’evasione fiscale come una questione morale: vorremmo si dicesse che chi evade, ruba e vorremmo vedere azioni concrete”, ha affermato Bombardieri, ringraziando Barbagallo per il lavoro fatto in questi anni per “un’organizzazione in crescita, unita e compatta”.