Nasce “Terzo Millennio” la Piattaforma Digitale della UIL
Nasce «Terzo Millennio» (terzomillennio.uil.it), la prima piattaforma digitale sindacale al mondo. Prende il via da un progetto realizzato dalla Uil, con caratteristiche che la rendono unica nel suo genere. Interattiva, interconnessa, totalmente digitale, Terzo Millennio è una piazza virtuale, un iper-luogo di confronto e condivisione, uno spazio concreto di dialogo partecipato, di supporto, informazione, formazione a disposizione di tutti: «Può diventare uno strumento utile al Paese – ha detto il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri – per immaginare e costruire percorsi di modernizzazione che mettano sempre più al centro le persone, per raggiungere e dare risposte a platee sempre più vaste di giovani, lavoratori, pensionati e cittadini».
Terzo Millennio è una community, ma è anche un progetto editoriale costruito con nuovi linguaggi: blog, video, prodotti digitali e campagne di sensibilizzazione, a partire da “Zero Morti” per il contrasto alla barbarie degli incidenti mortali sul lavoro.
Ci sarà, inoltre, uno spazio riservato ad associazioni e cittadini per la segnalazione di storie o eventi meritevoli di attenzione e divulgazione. E, ancora, per gli iscritti alla Uil, sono strutturati, da un lato, corsi di formazione e, dall’altro, convenzioni per irrobustire la protezione dei servizi primari e la fruizione del tempo libero. Nuove funzionalità si aggiungeranno strada facendo.
Non ultima, la grande novità del progetto è l’assistente digitale UILLI: uno sportello virtuale, a disposizione di tutti, sui piccoli, grandi problemi con i quali ogni giorno ci si confronta nei luoghi di lavoro e nella società. UILLI è pronto a rispondere a ogni necessità, creando direttamente il collegamento, in modo semplice, con le sedi territoriali, sindacali e dei servizi Uil per risolvere dubbi e dare una prima assistenza sui casi più complessi.
“Terzo Millennio – ha sottolineato Bombardieri – è una novità straordinaria, perché riporta al centro il valore della partecipazione, con il linguaggio e la tecnologia di oggi. Non è affatto uno strumento che sostituisce il nostro modo tradizionale di stare tra le persone, ma vi si aggiunge e, dunque, rafforza la capacità di aprirsi alle istanze di chi non ha voce. È un canale di aggregazione, dibattito e inclusione – ha concluso il leader della Uil – per aiutare chi è in difficoltà, per accogliere proposte, per rispondere alle esigenze di socializzazione, per dialogare: in una parola, per un Sindacato sempre più vicino alle persone”.
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