Discriminate o licenziate: sempre più mamme restano senza lavoro

Studiano molto e lavorano poco, solo una su due.

Sono preparate ma guadagnano il tra il 15 e il 25  per cento in meno, pur avendo un livello di istruzione più elevato e un rendimento migliore (Istat 2017).

Faticano due volte per essere considerate la metà. E quando diventano madri spesso perdono in un attimo tutto quello che hanno conquistato.

Solo in Lombardia lo scorso anno 10mila donne al ritorno dalla maternità sono state messe ai margini e costrette a lasciaree:  mobbing, demansionamento, discriminazioni.

Circa 49mila in Italia, sempre nel 2018, secondo i dati dell’Ispettorato del lavoro.

Di qualche giorno fa la denuncia di una dipendente di una piccola azienda lombarda minacciata: «Non dovevi fare un altro figlio, ora  al lavoro ti faranno morire».

Ecco che le percentuali sul lavoro femminile crollano: il 55 per cento delle madri occupate rispetto al 83,3% dei padri. E nel nostro paese cresce il gender gap, siamo al penultimo posto in Europa: nel 2018 è stato del 28,1 contro il 18,1 della Germania, il 17,1 della Spagna e il 14,5 della Francia.

Com’è la situazione nel Friuli Venezia Giulia?

C’è un rapporto in Regione del 2017 sul lavoro femminile, a cura della Consigliera Regionale alle Pari Opportunità, che per quanto riguarda il Gender Gap è chiaramente fotografato nella tabella seguente:

Gender Gap 2008 2012 2016 Variazioni

2008-16

Variazioni

2012-16

15-24 anni 17,1 6,7 1,5 -15,6 -5,2
15-29 anni 15,3 6,4 6,4 -8,9 0,0
25-34 anni 11,9 13,9 17,4 5,5 3,6
35-44 anni 16,1 13,7 16,8 0,7 3,0
45-54 anni 19,9 17,2 16,3 -3,7 -0,9
55-64 anni 19,2 15,4 13,8 -5,3 -1,5
15-64 anni 17,5 14,3 14,0 -3,5 -0,3

Per le più giovani il gap è quasi completamente sparito nei nove anni della crisi. Il differenziale era pari al 17,1% in favore dei giovani ragazzi solo nel 2008 ed è sceso ad un punto e mezzo nel 2016, ma anche la classe più ampia tra i 15 e i 29 anni sperimenta una profonda contrazione pari a 8,9 punti, purtroppo però, le differenze tra i generi crescono tra i 25 e i 34 anni con un aumento di 5,5 punti percentuali.

Da ciò la conferma, che anche nella nostra regione, sempre più mamme restano senza lavoro.

Infatti la finestra di età, in questione è proprio quella che va ad interessare la maggior parte delle donne che diventano mamme.

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