Nuovo DPCM 26 aprile, cosa prevede la fase 2 dal 4 maggio 2020. Spostamenti, visite ai parenti, fidanzato/a, attività motoria, bambini al parco

DPCM 26 aprile 2020

Il presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte ha firmato il 26 aprile il nuovo decreto (dpcm) riguardo alle misure per la fase 2, previste dal 4 maggio 2020  in poi. 

Una “nuova normalità” per milioni di persone, o meglio l’inizio di un graduale ritorno alla normalità, che prenderà il via da lunedì 4 maggio dopo due mesi di lockdown.

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La Fase 2: l’indice R-0

Lo scopo del governo è quello di mantenere il valore di R-0 sotto 1, facendo in modo di rallentare la diffusione dell’epidemia perché il virus non riesce a procedere.

L’indice R-0, sarebbe il numero di persone contagiate mediamente da ogni infetto, ed oggi, tale valore, si è attestato su un valore tra 0.5 e 0,7. Quando questo valore è pari a 1 significa che mediamente ogni contagiato trasmette il virus a un altro. Ogni venerdì l’indice R-0 verrà misurato in ogni Regione e sarà monitorata la capacità delle strutture sanitarie di accogliere nuovi pazienti: qualora in una regione R-0 dovesse salire oltre il limite di 1 quel territorio verrà dichiarato “zona rossa” e si procederà a un nuovo lockdown circoscritto.

Cosa si potrà fare dal 4 maggio

Spostamenti

Saranno consentiti gli spostamenti individuali solo per incontrare i propri familiari. Cambierà il modulo di autocertificazione perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, sarà possibile fare visita ai parenti (ad esempio genitori, coniuge, figli, fratelli e sorelle e nonni), ma andranno rispettate le regole anti-contagio da coronavirus.

Quindi niente baci e abbracci, bisognerà stare a distanza (almeno di un metro) e indossare le mascherine, anche nelle case private dei familiari.

No a feste private e rimpatriate con i familiari, vietati anche gli assembramenti.

Ci si potrà muovere all’interno del proprio Comune e della propria Regione, sempre con l’obbligo della autocertificazione.

La mobilità fuori regione sarà invece vietata, a meno che non si debba rientrare nel proprio domicilio dopo essere rimasti bloccati nel “primo lockdown” o si abbiano comprovate esigenze lavorative. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown fare ritorno a casa. 

Cade il divieto esplico di spostamento verso le seconde case

Dal 4 maggio posso vedere il mio fidanzato? Chi sono i “congiunti”?

Al momento una prima interpretazione del decreto fa rientrare nei congiunti “parenti e affini”, tra cui anche “conviventi, fidanzati stabili e affetti stabili”. Bisognerà comunque aspettare i chiarimenti del governo con la pubblicazione delle nuove Faq (le risposte alle domande più comuni).

Attività motoria

Si potrà riprendere l’attività motoria rispettando la distanza di sicurezza: fare una corsa al parco o un bel giro in bici non saranno più un problema, con il mantenimento di almeno due metri di distanza. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno ingressi contingentati. Sì anche all’attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio.

Bambini al parco, il via libera dal 4 maggio (con regole)

Dal 4 maggio è prevista la riapertura di ville e parchi per permettere anche ai bambini di tornare a prendere una boccata d’aria, ma solo nelle aree verdi dove sarà possibile contingentare gli ingressi. Anche nei giardini sarà dunque necessario mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro e non ci potranno essere assembramenti: no a partitelle di calcio, giochi di gruppo con gli amici. Vietati anche i picnic e non sarà consentito fermarsi a prendere il sole.

Giochi, scivoli e aree ludiche per bambini resteranno chiuse, se non sarà possibile prevedere l’ingresso contingentato e in ogni caso spetterà ai singoli sindaci chiudere i parchi o le aree verdi dove non sarà possibile garantire un ingresso scaglionato.

Obbligo di indossare le mascherine. Distanza di sicurezza: cosa dice il decreto

Il nuovo decreto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte stabilisce anche le misure per contenere la diffusione del coronavirus dopo il 4 maggio, in una fase in cui bisognerà convivere con il virus. In particolare viene previsto:

  • L’obbligo di indossare la mascherina in luoghi chiusi, che siano accessibili al pubblico, come anche su bus, treni e aerei. Il prezzo sarà calmierato: massimo 50 centesimi a mascherina
  • Bisognerà mettere le mascherine anche quando si vanno a trovare i parenti o quando si partecipa a un funerale (alle cerimonie possono prendere parte solo i familiari di primo e secondo grado, per un massimo di 15 persone)
  • Distanza di sicurezza obbligatoria: bisognerà mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone.

Aerei, treni, bus e metro: come comportarsi dal 4 maggio

Evitare gli assembramenti nelle biglietterie, fornire i mezzi pubblici di gel igienizzanti e soprattutto proteggersi indossando mascherine. Dal 4 maggio per chi viaggia in treni, bus, aerei e metropolitane sarà obbligatorio mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro, indossare mascherine protettive e laddove possibile preferire sempre l’acquisto dei biglietti online. Su bus e metropolitane la salita e la discesa avverranno solo secondo flussi separati, salendo da una porta e scendendo da un’altra. Sugli autobus e sui tram sarà inoltre necessario garantire un numero massimo di passeggeri, in modo da consentire il rispetto della distanza di un metro tra gli stessi, contrassegnando con marker i posti che non possono essere occupati. Per la gestione dell’affollamento del veicolo, le aziende di trasporto potranno dettare disposizioni organizzative al conducente tese anche a non effettuare alcune fermate. Sempre le aziende saranno tenute a igienizzare di frequente aerei, vagoni, autobus e tram. L’ingresso dei passeggeri sarà vietato in caso di temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi. Si dovrà evitare di avvicinarsi o di chiedere informazioni al conducente e nel corso del viaggio ci si dovrà igienizzare frequentemente le mani evitando di toccarsi il viso. Sarà inoltre obbligatorio indossare necessariamente una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.

Bar e ristoranti in take away

In attesa della riapertura di bar e ristoranti, ma anche di centri estetici e parrucchieri, annunciati dal premier Conte per l’1 giugno, viene confermata, a partire dal 4 maggio, la possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio. Il consumo non deve avvenire all’interno del locale, né al suo esterno devono formarsi assembramenti in cui non si rispetta la distanza fra le persone.

Ristoranti e bar riapriranno, quindi, solo per svolgere servizio da asporto, sempre rispettando rigidi protocolli di sicurezza.

Le attività produttive

Il comparto manifatturiero ha riaperto già oggi, così come quello edile (pubblico e privato) e il commercio all’ingrosso funzionale a manifattura ed edilizia. Dal 4 tutte gli altri e il  commercio all’ingrosso funzionale a queste filiere.

I negozi
Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio e non per l’11 come ipotizzato in un primo momento. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Parrucchieri, barbieri, centri estetica, come detto, riapriranno l’1 giugno assieme a bar e ristoranti.

Messe e funerali

Dal 4 maggio no alle messe, ok ai funerali, che, potranno essere nuovamente celebrati ma solo alla presenza degli stretti familiari (parenti di primo o secondo grado), non più di 15 persone, se possibile all’aperto e a distanza l’uno dall’altro. E tutti dotati di mascherina.

Musei e mostre
Come anticipato in un’intervista a Repubblica dal ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, musei, mostre e luoghi culturali all’aperto riapriranno il 18 maggio.

Le prime riaperture da lunedì 27 aprile e le ordinanze di alcune Regioni. Alcune Regioni come il Veneto e il Friuli Venezia Giulia hanno emesso ordinanze che allentano le restrizioni

Già da domani ci sarà qualche assaggio di riapertura, specialmente nelle Regioni che si sono portate avanti. La Lombardia, infatti, da mercoledì 29 aprile riaprirà i mercati all’aperto, a patto che facciano osservare una serie di misure di prevenzione: guanti, mascherine, distanze. Il Veneto ha dato il via libera alla vendita di cibo “take away” con un’ordinanza emessa il 24 aprile: i clienti possono già andare di persona al negozio, acquistare e portare a casa il cibo da asporto. Ma non solo: il testo allarga l’opportunità della consegna anche a pasticcerie e gelaterie, esercizi commerciali troppo piccoli per permettersi un servizio delivery e anche alle fiorerie al dettaglio. Ovviamente, il tutto con l’uso di mascherine, guanti o gel per le mani, e un cliente per volta.

Pure in Friuli Venezia Giulia il governatore del  Massimiliano Fedriga ha firmato la nuova ordinanza, l’undicesima, che, a partire dalla mezzanotte di oggi e fino al 3 maggio prossimo, andrà a integrare quella attualmente in vigore (dal 13 aprile). Il provvedimento introduce misure che allenteranno alcune restrizioni: agli esercizi commerciali verrà consentita la possibilità di effettuare il servizio take away, ma con ordinazione da remoto; saranno permesse inoltre le prestazioni di carattere artigianale per la manutenzione di imbarcazioni da diporto; via libera anche alle attività motorie individuali nel comune di residenza, senza l’obbligo di mantenersi entro i 500 metri dal proprio domicilio. A partire dal 27 aprile sarà inoltre possibile effettuare, direttamente o avvalendosi dell’opera di artigiani, interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all’ormeggio e attività di sistemazione delle darsene.

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