Safilo: c’è la convocazione al Mise
Segreterie nazionali e territoriali al ministero dello Sviluppo economico il prossimo 16 di gennaio. «Le crisi si risolvono con la gente dentro le fabbriche». Ieri in Regione il primo incontro sulla vertenza
Pesante il conto presentato pochi giorni fa dall’amministratore delegato del gruppo, creatore e produttore di occhiali, per tre sedi del nord est. In un settore che è tutt’altro che in crisi. Settecento i dipendenti che Angelo Trocchia ha detto di essere pronto a sacrificare, prima di tutto con la chiusura completa della sede di Martignacco (Udine), con 235 occupati, e a seguire Longarone e Padova rispettivamente con 400 e 50 licenziamenti.
Ieri in Regione il primo incontro sulla vertenza che vale, a detta dell’ad Safilo, centinaia di posti di lavoro.
Ieri l’assessore regionale alle Attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, incontrando i Sindacati ha detto: “Questa settimana siamo andati a Roma e abbiamo ottenuto la convocazione dei vertici della Safilo al tavolo nazionale fissato per il 16 gennaio. Avevamo già precedentemente incontrato l’azienda, e adesso, prima dell’appuntamento al Ministero, vogliamo incontrarla nuovamente per esporre tutti gli strumenti a nostra disposizione finalizzati a sostenere la continuazione dell’attività industriale in regione. Lo facciamo in piena intesa con i sindacati, assieme ai quali – e a Confindustria di Udine, che vogliamo coinvolgere – andiamo a creare un fronte comune, con la volontà di produrre il massimo sforzo per salvaguardare il lavoro di 235 persone, e, – continua l’assessore – facendo appello al buon senso dell’impresa, mi auguro che la convocazione al Ministero possa comportare una sospensione delle scelte annunciate in ordine alla chiusura dello stabilimento”.